circoliamo per castello

09 Mar 2012

Rassegna Stampa: Voce di Romagna, 8 marzo 2012

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07 Mar 2012

Quarta corsia in autostrada e imbottigliamento a Castel Bolognese

Pubblicato da Loris in Notizie

Leggiamo da qualche giorno suoi giornali locali che la quarta corsia per la A14 porterà con se vari miglioramenti alla viabilità del circondario: un secondo ponte sul Santerno per Imola, tre rotonde per Castel San Pietro e una variante alla via Emilia per Toscanella.
Peccato che la città Castel Bolognese sia figlia di un Dio minore. Diciamo questo perché nel momento in cui verranno aperti due caselli autostradali, uno a Toscanella e uno a Castel Bolognese, i lavori previsti per migliorare la viabilità limitrofa riguardano solo Toscanella e Imola. Per Castel Bolognese non è previsto nulla, nonostante sia costretta a subire il maggiore traffico derivato dal nuovo casello.
Il comitato Circoliamo Per Castello si batte da cinque anni per avere una variante alla via Emilia a Castel Bolognese, facendo decine e decine di iniziative di ogni genere; ha sempre cercato di tenere alta l’attenzione su questo argomento, ma ha trovato moltissimi ostacoli alla sua realizzazione: i tempi della politica, i tempi tecnici per fare le cose, i tempi della burocrazia, la crisi economica. Per esempio nel 2009 sarebbero dovuti partire i lavori per la rotonda di via Borello, ora siamo nel 2012 e ancora non è stato fatto l’appalto.
Secondo noi del comitato cittadino all’interno della partita sulla quarta corsia della A14 sarebbe dovuto entrare almeno il progetto esecutivo della variante per Castel Bolognese. Così non è stato.
Abbiamo tentato di tutto per risolvere una situazione paradossale e che già negli anni ’40, dopo il secondo conflitto mondiale, era palese per tutti: a Castel Bolognese serve una variante.
Ogni rilevazione dell’ARPA, l’ultima è dello scorso ottobre, certifica una situazione cronicizzata per quanto riguarda polveri sottili (PM10) e inquinamento acustico, sempre al difuori dei limiti di legge.
L’altissimo numero di mezzi che attraversa Castel Bolognese, oltre all’inquinamento, crea una oggettiva situazione di pericolo e un continuo imbottigliamento con relative code. Chiunque debba attraversare la nostra città sa benissimo che in certe ore del giorno può impiegare anche 20 minuti.
La via Emilia è un formidabile vettore per la criminalità e una poco edificante vetrina per la prostituzione.
Ci chiediamo spesso cos’altro deve succedere perché una cosa ovvia e necessaria come la variante per Castel Bolognese venga presa come priorità assoluta. Tutti i paesi lungo la via Emilia ormai hanno una variante, mancavano Castello e Toscanella (che non fa comune), tra qualche anno rimarrà solo Castello.
Per questo vogliamo lanciare una provocazione al nostro Municipio, alla Provincia di Ravenna e alla Regione: chiediamo che Castel Bolognese entri a far parte della provincia di Bologna. Magari saremmo trattati nella stessa maniera, magari no.

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28 Oct 2011

Castel Bolognese: situazione della rotonda tra via Borello e la via Emilia

Pubblicato da Loris in Notizie

La rotonda tra via Borello e la via Emilia è molto importante per Castel Bolognese perché metterà in sicurezza un pericoloso incrocio a raso e, cosa altrettanto importante, sarà propedeutica alla realizzazione della Variante.
Stesso identico ruolo spetta ai sottopassi ferroviari. Nel territorio comunale ben tre sottopassi sono in fase di realizzazione:
1) quello sulla via Borello è quasi ultimato;
2) quello sulla SP 10 “Canale di Solarolo” segue con qualche mese di sfasamento temporale;
3) il terzo che interessa una strada comunale inizierà una volta aperto quello sulla via Borello per non arrecare ulteriori disagi alla circolazione.

Dal momento in cui i sottopassi saranno attivi si potrà procedere con la realizzazione della rotonda di via Borello. Per questo motivo il comitato Circoliamo per Castello due settimane fa ha scritto una lettera (mail) all’Assessore Provinciale alla viabilità, Secondo Valgimigli. La lettera conteneva una semplice domanda sui tempi previsti. Riceviamo oggi la risposta dell’Assessore e ne diamo volentieri notizia: in sintesi afferma che i tempi presunti, salvo imprevisti, prevedono la realizzazione del progetto esecutivo a breve, poi si procederà con le operazioni di esproprio e, come dichiarato nella riunione del 21 settembre in Regione, il bando di gara uscirà nella primavera del 2012.
Aspettando questa opera, che sarà l’inizio della circonvallazione futura, il Comitato cittadino ribadisce l’urgenza di trovare soluzioni per mitigare l’inquinamento acustico e atmosferico all’interno del comune e chiede al Sindaco e all’amministrazione comunale uno sforzo ulteriore per buona pace dei propri concittadini.

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24 Oct 2011

“La Circonvallazione di Castel Bolognese non può più attendere”: la richiesta di Regione, Provincia e Comune

Pubblicato da Loris in Documentazione

Un’opera prioritaria per il territorio e per la sua sicurezza, che non può più attendere. Per questo il Comune di Castel Bolognese, la Provincia di Ravenna e la Regione Emilia-Romagna “chiedono che l’Anas faccia la propria parte inserendo la Circonvallazione di Castel Bolognese nel Piano Quinquennale e avviando quindi la progettazione definitiva propedeutica all’appalto”. La richiesta – tramite lettera congiunta a firma di Daniele Bambi (sindaco di Castel Bolognese), Secondo Valgimigli (assessore Lavori Pubblici - Viabilità - Politiche per la mobilità della Provincia di Ravenna) e Alfredo Peri (assessore Mobilità e Trasporti Regione Emilia-Romagna) – è indirizzata al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli, all’amministratore di Anas Pietro Ciucci e al Capo Compartimento Anas Emilia-Romagna Fabio Arcoleo.

La via Emilia, che ha consentito a Castel Bolognese uno sviluppo importante, “già da diversi decenni ne costituisce però una limitazione – sottolineano i firmatari – , una fonte di pericoli sotto diversi profili, non solo per il traffico intenso, ma anche per le ricadute ambientali e sulla salute”: la Statale infatti taglia in due il centro storico del Comune, passando per la piazza principale. Il percorso per la realizzazione di una circonvallazione inizia con il primo piano di ricostruzione, approvato nel ‘49; dopo 62 anni, a oggi c’è il progetto preliminare (elaborato dal Comune a proprie spese) approvato dall’Anas Compartimento di Bologna. Il Comune inoltre, sempre a suo carico, ha predisposto gli elaborati per lo screening ambientale, che si è concluso positivamente. Ora il Comune, insieme alla Provincia di Ravenna e alla Regione, “chiedono che l’Anas faccia la propria parte”. Tanto più che negli ultimi mesi l’assetto viabilistico di Castel Bolognese sta vivendo importanti mutamenti: sono in corso (con finanziamento congiunto di Regione, Rfi e Comune) il completamento di tre sottopassi ferroviari, mentre la rotonda sulla via Emilia all’incrocio con la via Borello verrà appaltata dalla Provincia nei primi mesi 2012. Opere, queste, propedeutiche e interconnesse alla realizzazione della Circonvallazione. Inoltre è in stato avanzato da parte di Autostrade per l’Italia (già avviata la Valutazione di impatto ambientale) la procedura per la realizzazione del casello autostradale di Castel Bolognese - Solarolo che, una volta realizzato, porterà altro traffico sulla via Emilia a Castel Bolognese. “Senza la realizzazione della Circonvallazione – sottolineano Peri, Bambi e Valgimigli – la via Emilia costituirà un collo di bottiglia”.

La via Emilia non è per Castel Bolognese “solo” un problema viabilistico, ma soprattutto di sicurezza e ambientale: nella lettera vengono evidenziati i danni statici e le lesioni agli edifici a causa delle vibrazioni conseguenti al passaggio dei mezzi pesanti, il superamento delle soglie di legge dell’inquinamento atmosferico, e la situazione “anche peggiore” dell’inquinamento acustico. L’incidentalità è alta: 2/3 degli incidenti nel Comune riguardano la via Emilia. Per questo, l’amministrazione comunale di Castel Bolognese e tutte le amministrazioni dei Comuni limitrofi, insieme a Provincia e Regione, fin dal 2008 hanno sostenuto la priorità dell’opera; anche per il Compartimento Anas per l’Emilia-Romagna la variante di Castel Bolognese “risulta opera prioritaria”. A nome “di tutte le Amministrazioni e di tutte le forze politiche locali – concludono Peri, Bambi e Valgimigli – , si chiede quindi con forza che Anas metta in atto interventi celeri per inserire la circonvallazione di Castel Bolognese negli strumenti di programmazione, avviare la progettazione definitiva e procedere alla sua realizzazione”.

Il Comitato “Circoliamo per Castello”, chiede segnali forti e pressanti per risolvere questo annoso problema, oramai incancrenito

Per saperne di più scarica/leggi il Documento inviato a ministero delle infrastrutture ed anas (pdf 688 kb)

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15 Oct 2011

Lo smog ci rende più stupidi “Danni a memoria e concentrazione”

Pubblicato da Loris in Documentazione

Gli ultimi a confermare la teoria sono stati gli studiosi dell’Harvard School of Public Health di Boston, nel Massachusetts, che hanno rilevato come vivere in aree con alti livelli di inquinamento da traffico riduca le prestazioni nei test cognitivi

Non sarà, come più volte la scienza ha ricordato, direttamente cancerogeno, ma certo non fa bene alla salute. Lo smog, che secondo le ultime stime dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) uccide in media 2 milioni di persone l’anno a causa dell’inalazione di particelle sottili (che entrano nel sangue e nei polmoni provocando cardiopatie, asma e infezioni delle vie respiratorie), è senz’altro un nemico.

Gli scienziati di tutto il mondo sono concordi sul fatto che l’inquinamento faccia male non solo alle vie respiratorie ma anche al cervello, perché inibisce la capacità di concentrazione e ci rende, in parole povere, più “stupidi”.

Gli ultimi a confermare la teoria sono stati gli studiosi dell’Harvard School of Public Health di Boston, nel Massachusetts, che hanno rilevato come vivere in aree con alti livelli di inquinamento da traffico riduca le prestazioni nei test cognitivi. I ricercatori hanno verificato, analizzando 680 uomini tra i 51 e i 97 anni, che chi aveva trascorso la maggior parte della vita in aree inquinate raggiungeva punteggi cognitivi inferiori rispetto a chi aveva passato gli anni migliori respirando aria più pulita. I test hanno tenuto conto dello status sociale ed educativo di ogni volontario, permettendo quindi di rilevare il livello delle prestazioni in maniera oggettiva. Secondo la dottoressa Melinda Power, “l’esposizione a lungo termine all’inquinamento atmosferico accelera l’invecchiamento cerebrale e influisce sul modo in cui il cervello funziona, e il
traffico e il gas di scarico dei motori diesel giocano un ruolo chiave in tutto questo”. Lo studio ha preso in considerazione solo volontari di sesso maschile, ma secondo gli scienziati gli effetti sono identici anche per il cervello delle donne.

Le stesse conclusioni sono state raggiunte con una seconda ricerca, condotta però su topi, dagli scienziati della Ohio State University di Columbus, che hanno notato come le polveri sottili nell’aria, tipicamente emesse dai motori diesel (PM2.5), possano provocare problemi di apprendimento e di memoria e ridurre la crescita dei neuroni. “Altri studi in passato hanno messo in luce gli effetti dannosi dello smog su cuore e polmoni - ha spiegato Laura Fonken su Molecular Psychiatry  -  ma questo è il primo lavoro scientifico a mostrare un impatto negativo sul cervello”.

L’inquinamento colpirebbe in particolare l’ippocampo e le ramificazioni dei dentriti che trasportano il segnale nervoso, provocandone un accorciamento e una riduzione della densità. Concretamente, tutto ciò provoca vari tipi di conseguenze, dall’ansia alla depressione a ritardi nell’apprendimento fino a problemi di memoria. E non solo. Una ricerca dell’Health Canada di Ottawa pubblicata sull’American Journal of Epidemiology ha anche dimostrato che lo smog favorisce le emicranie, quindi se vivete vicino a una strada ipertrafficata e soffrite di mal di testa ricorrenti cominciate a pensare che la causa potrebbe non essere il lavoro ma i tubi di scappamento che vi circondano.

“Si tratta di conclusioni perfettamente condivisibili - spiega Enrico Cherubini, coordinatore del settore di Neurobiologia della Sissa di Trieste, la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati, e presidente della Società italiana di neuroscienze - dato che l’inquinamento e le polveri sottili alterano i flussi circolatori, la barriera emato-encefalica e l’arrivo di sangue al cervello. Le particelle raggiungono il cervello attraverso il nervo olfattivo e provocano conseguenze serie sui processi di apprendimento e memoria. Cherubini ricorda, confermando le conclusioni dei colleghi americani, che lo smog provoca reazioni infiammatorie e formazione di radicali liberi (perché altera le proprietà ossido-riduttive del cervello) e che quindi fa invecchiare i nostri neuroni più velocemente del normale. “I più colpiti - conclude - sono i bambini e gli anziani come pure i fumatori o i soggetti obesi. I giovani hanno sempre la possibilità di spostarsi, fare sport in ambienti non inquinati. La cosa migliore infatti è cercare di non passare tutto il giorno in posti inquinati. Ritagliarsi una fuga verso l’aria pulita ogni giorno”.

Nella sola Gran Bretagna si stima che in più di 20 città le emissioni da traffico urbano siano pari al doppio dei livelli indicati dall’Organizzazione mondiale della sanità, e in Italia la situazione non è migliore, dato che i nostri capoluoghi di provincia sono per gran parte dell’anno esposti a livelli superiori rispetto a quelli indicati. Secondo l’organizzazione, più di un milione di morti all’anno da smog potrebbero essere evitate se i valori delle linee guida (20 microgrammi di polveri sottili per metro cubo, ma in alcune città la concentrazione può raggiungere i 300) fossero rispettati. Ma poche città al mondo hanno livelli conformi e il numero di morti da inquinamento atmosferico in città è quindi dappertutto in aumento.

di SARA FICOCELLI
Fonte articolo: http://www.repubblica.it/salute/2011/10/14/news/neuroscienze_smog-23177723/?ref=HRERO-1

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27 Sep 2011

Qualità aria a Castel Bolognese, i risultati dell’indagine Arpa

Pubblicato da Loris in Documentazione

Si sa che l’inquinamento nei centri urbani in estate è minore per via del bel tempo e di una ventilazione migliore rispetto alla stagione invernale.
Non a Castel Bolognese. A Castel Bolognese non c’è tregua. Estate o inverno che sia l’Arpa rileva sempre gli stessi dati, sempre le stesse conferme.
Il livello di particolato (PM10) supera quello consentito e l’inquinamento acustico non è mai al disotto dei limiti. Sempre la stessa storia.
Ormai ce l’avrete sentito dire non so mai quante volte.
Una novità però c’è! Ed è una brutta novità: nell’ultima rilevazione dell’Arpa, fatta tra il 15 giugno 2011 e il 14 luglio 2011, si legge che Castel Bolognese supera anche i limiti di biossido d’azoto. Il biossido d’azoto, come i PM10, provoca danni l’apparato respiratorio, infiamma le mucose e diminuisce le funzionalità respiratorie. Come effetti cronici può provocare alterazioni polmonari a livello cellulare, ed aumento della suscettibilità alle infezioni batteriche (cit. wikipedia).
Il comitato Circoliamo Per Castello, che si batte da anni per la Variante di Castel Bolognese, chiede al Sindaco, in qualità di massima autorità sanitaria del Comune, che vengano presi tutti i provvedimenti possibili per risolvere questa patologica situazione. Proponiamo come prima soluzione il divieto di transito nel tratto urbano della via Emilia di tutti i mezzi pesanti negli orari notturni. Sarebbe un piccolo passo, non risolutivo, ma comunque nella direzione giusta.

Per saperne di più scarica/leggi il Documento dell’Arpa sul controllo della qualità dell’aria in Provincia di Ravenna a Castel Bolognese nel periodo 15 giugno - 14 luglio 2011 (pdf 1.11 mb)

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05 Aug 2011

Variante: Approvato dalla Regione Emilia-Romagna lo screening ambientale redatto dal Comune di Castel Bolognese

Pubblicato da Loris in Documentazione

Finalmente una notizia sulla Variante di Castel Bolognese. Un altro piccolo passo avanti. E’ stato approvato dalla Regione Emilia-Romagna lo screening ambientale redatto dal Comune di Castel Bolognese. Ora mancano il parere vincolante dell’Autorità di bacino e quello relativamente al Piano paesistico. Poi, ovviamente, andrà finanziata l’opera.

Diamo inoltre notizia che è stato pianificato un incontro in Regione per mercoledì 7 settembre. Parteciperanno tutti gli enti preposti alla soluzione di questo annoso problema e alcuni rappresentanti del Comitato per la variante. Sono infatti mesi e mesi che il Comitato insiste sulla necessità di un tavolo istituzionale attorno al quale decidere in che modo portare a termine questo iter verso la variante

Link: La delibera adottata dalla Regione Emilia-Romagna

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24 Jun 2011

Incontro sulla variante, Bazzoni: “Clima positivo”

Pubblicato da Loris in Notizie

Il consigliere regionale Gianguido Bazzoni ha partecipato oggi a una proficua riunione indetta dal sindaco di Castel Bolognese Daniele Bambi; presenti la Provincia, i capigruppo, il consigliere regionale Mazzotti edi rappresentanti del comitato che si batte per la variante che tagli fuori il traffico dal centro del paese. Nella riunione si è fatto il punto sullo stato dei lavori, anche alla luce delle difficoltà finanziarie che attanagliano Stato, Regione ed enti locali.

Si è deciso che entro luglio si promuoveranno incontri alla direzione regionale dell’Anas e al Ministero, presente un dirigente superiore Anas, per arrivare ad una definizione maggiore dei ruoli, delle competenze e dei finanziamenti in capo ai vari attori e soprattutto per chiedere che, oltre al progetto di massima, venga redatto un progetto definitivo.

Il consigliere Bazzoni si è compiaciuto del clima disteso e collaborativo e ha dichiarato che per lui “la variante di Castel Bolognese rappresenta una priorità nella provincia” e che si attiverà presso il Ministero affinché l’incontro avvenga al più presto.

fonte: http://faenzanotizie.it/main/index.php?id_pag=33&id_blog_post=7746

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26 Feb 2011

Bazzoni (Pdl): Variante di Castello: Peri conferma che nel nuovo Piano c’è

Pubblicato da Loris in Notizie

Bazzoni: mai entrato nel merito delle risorse ma dell’appaltabilità. Il Pd eviti polemiche e lavori insieme a noi per raggiungere l’obiettivo

Pur di non ammettere il loro lassismo di tutti questi anni, in cui di Variante di Castel Bolognese non sembra che se ne siano occupati con tanta solerzia, i consiglieri del Pd Mazzotti e Fiammenghi sono pronti a ribaltare la realtà.
Se la conoscenza dell’italiano è la stessa che abbiamo noi, la frase utilizzata anche dall’assessore regionale ai Trasporti Alfredo Peri per rispondere all’interrogazione urgente presentata dai due consiglieri regionali del Pd – e cioè ‘la Varante di Castel Bolognese (come leggo oggi dai giornali) è stata inserita dall’Anas nella proposta di nuovo piano’ - è esattamente quanto sostenuto da me nei mie ultimi interventi sulla Variante. Dirò di più, Peri non può smentire che per come è oggi la bozza, l’appaltabilità è prevista per il 2013. Non sono mai entrato nel merito della ‘disponibilità finanziaria’, ben sapendo che la bozza, come ho già specificato l’ultima volta, deve ancora iniziare l’iter parlamentare. Ho parlato bensì di appaltabilità. Inutile che Mazzotti e Fiammenghi facciano finta di non comprendere la differenza. Lo stesso discorso vale per la Variante di Taglio Corelli. Peri non ha potuto fare altro che confermare che il progetto è stato approvato a fine gennaio. E’ previsto anch’esso nel nuovo piano.
Considerando che sulla disastrosa situazione delle nostre infrastrutture, nessuno del centrosinistra si è affrettato a sostenere né intende valutare la mia proposta di istituire un nuovo treno che colleghi Ravenna a Firenze, adeguando gli orari al collegamento Faenza – Bologna, che, lo ricordo, viaggia per conto suo come se la candidata a diventare capitale europea della cultura non esistesse; mi auguro che la solerzia che invece ha impiegato l’assessore regionale Peri per rispondere ai colleghi di partito, sia la stessa che impiegherà per prodigarsi affinché il progetto della Variante sia effettivamente appaltato nel 2013. Da parte mia, non esiterò ad informare i cittadini di Castel Bolognese di ogni novità della quale sarò informato dai rappresentanti del Pdl al governo, poco importa che la cosa dia fastidio al Partito democratico. Anzi. Invito i colleghi Mazzotti e Fiammenghi a lavorare insieme perché l’obiettivo di tutti non deve essere sconfessare il progetto pur di smentire l’avversario ma lavorare con tutti i mezzi possibili perché la viabilità di Castel Bolognese abbia una boccata d’ossigeno. Alle polemiche che vuole sollevare il Pd non siamo interessati.

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09 Feb 2011

Fiammenghi e Mazzotti (PD): “Bazzoni racconta storie, il Governo non ha fondi per le infrastutture”

Pubblicato da Loris in Notizie

“Ancora una volta – dichiarano i consiglieri regionali del Pd Miro Fiammenghi e Mario Mazzotti -  il consigliere regionale Bazzoni utilizza le sedi di partito (il Pdl) per annunciare l’appaltabilità di lavori infrastrutturali dei quali la provincia di Ravenna attende da anni la realizzazione. Ieri, in un incontro con il sottosegretario ai Trasporti Giachino  e operatori portuali, Bazzoni ha detto che “da Roma ci arriva l’ennesima conferma che la Variante di Castel Bolognese sarà inserita nella programmazione Anas con appaltabilità per il 2013, per un importo di 33,3 milioni di euro. Il progetto risulta attualmente in fase istruttoria. Sempre nel 2013 sarà appaltabile un altro progetto importante per la nostra provincia: il progetto preliminare della Variante di Alfonsine, secondo stralcio, approvato il 27 gennaio 2011 per un importo di 65 milioni di euro e un’estensione di 9,7 chilometri”.

Purtroppo non è la prima volta che il consigliere Bazzoni si lascia andare a manifestazioni d’euforia che poi non trovano riscontro nei fatti. L’Anas non ha i fondi per il Piano 2011, come si può teorizzare che avrà i finanziamenti per il 2013?
La E55, dall’allora ministro Lunardi ad oggi, ha compiuto tre passaggi procedurali a vuoto perchè il Governo non ha fondi.
Non a caso nell’incontro pubblico promosso ieri dal Propeller sul Piano nazionale della logistica, lo stesso sottosegretario Giachino ha confermato “che attualmente non ci sono fondi per attuarlo”.

Alla luce di tutto ciò abbiamo presentato questa mattina una interrogazione urgente all’assessore regionale alla Mobilità, Alfredo Peri, affinché raccolga informazioni certe sullo stato dell’arte delle varianti citate da Bazzoni e anche sulla fine di quei 70 milioni di euro dati per imminenti a disposizione del porto di Ravenna per la realizzazione di infrastrutture, come assicurato settimane fa dal ministro Matteoli ad una delegazione istituzionale composta da Regione, Provincia, Comune, Autorità portuale, Camera di commercio di Ravenna. Ricordiamo che i 70 milioni – che Ravenna spetta entro febbraio - sono solo una parte di quei 250 destinati a Ravenna dall’Accordo-Stato Regione, ma che purtroppo dubitiamo siano in imminente arrivo”.

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