02 Jul 2013
Archivio per la Categoria 'Documentazione'
24 Oct 2011
“La Circonvallazione di Castel Bolognese non può più attendere”: la richiesta di Regione, Provincia e Comune
Un’opera prioritaria per il territorio e per la sua sicurezza, che non può più attendere. Per questo il Comune di Castel Bolognese, la Provincia di Ravenna e la Regione Emilia-Romagna “chiedono che l’Anas faccia la propria parte inserendo la Circonvallazione di Castel Bolognese nel Piano Quinquennale e avviando quindi la progettazione definitiva propedeutica all’appalto”. La richiesta – tramite lettera congiunta a firma di Daniele Bambi (sindaco di Castel Bolognese), Secondo Valgimigli (assessore Lavori Pubblici - Viabilità - Politiche per la mobilità della Provincia di Ravenna) e Alfredo Peri (assessore Mobilità e Trasporti Regione Emilia-Romagna) – è indirizzata al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli, all’amministratore di Anas Pietro Ciucci e al Capo Compartimento Anas Emilia-Romagna Fabio Arcoleo.
La via Emilia, che ha consentito a Castel Bolognese uno sviluppo importante, “già da diversi decenni ne costituisce però una limitazione – sottolineano i firmatari – , una fonte di pericoli sotto diversi profili, non solo per il traffico intenso, ma anche per le ricadute ambientali e sulla salute”: la Statale infatti taglia in due il centro storico del Comune, passando per la piazza principale. Il percorso per la realizzazione di una circonvallazione inizia con il primo piano di ricostruzione, approvato nel ‘49; dopo 62 anni, a oggi c’è il progetto preliminare (elaborato dal Comune a proprie spese) approvato dall’Anas Compartimento di Bologna. Il Comune inoltre, sempre a suo carico, ha predisposto gli elaborati per lo screening ambientale, che si è concluso positivamente. Ora il Comune, insieme alla Provincia di Ravenna e alla Regione, “chiedono che l’Anas faccia la propria parte”. Tanto più che negli ultimi mesi l’assetto viabilistico di Castel Bolognese sta vivendo importanti mutamenti: sono in corso (con finanziamento congiunto di Regione, Rfi e Comune) il completamento di tre sottopassi ferroviari, mentre la rotonda sulla via Emilia all’incrocio con la via Borello verrà appaltata dalla Provincia nei primi mesi 2012. Opere, queste, propedeutiche e interconnesse alla realizzazione della Circonvallazione. Inoltre è in stato avanzato da parte di Autostrade per l’Italia (già avviata la Valutazione di impatto ambientale) la procedura per la realizzazione del casello autostradale di Castel Bolognese - Solarolo che, una volta realizzato, porterà altro traffico sulla via Emilia a Castel Bolognese. “Senza la realizzazione della Circonvallazione – sottolineano Peri, Bambi e Valgimigli – la via Emilia costituirà un collo di bottiglia”.
La via Emilia non è per Castel Bolognese “solo” un problema viabilistico, ma soprattutto di sicurezza e ambientale: nella lettera vengono evidenziati i danni statici e le lesioni agli edifici a causa delle vibrazioni conseguenti al passaggio dei mezzi pesanti, il superamento delle soglie di legge dell’inquinamento atmosferico, e la situazione “anche peggiore” dell’inquinamento acustico. L’incidentalità è alta: 2/3 degli incidenti nel Comune riguardano la via Emilia. Per questo, l’amministrazione comunale di Castel Bolognese e tutte le amministrazioni dei Comuni limitrofi, insieme a Provincia e Regione, fin dal 2008 hanno sostenuto la priorità dell’opera; anche per il Compartimento Anas per l’Emilia-Romagna la variante di Castel Bolognese “risulta opera prioritaria”. A nome “di tutte le Amministrazioni e di tutte le forze politiche locali – concludono Peri, Bambi e Valgimigli – , si chiede quindi con forza che Anas metta in atto interventi celeri per inserire la circonvallazione di Castel Bolognese negli strumenti di programmazione, avviare la progettazione definitiva e procedere alla sua realizzazione”.
Il Comitato “Circoliamo per Castello”, chiede segnali forti e pressanti per risolvere questo annoso problema, oramai incancrenito
Per saperne di più scarica/leggi il Documento inviato a ministero delle infrastrutture ed anas (pdf 688 kb)
15 Oct 2011
Lo smog ci rende più stupidi “Danni a memoria e concentrazione”
Gli ultimi a confermare la teoria sono stati gli studiosi dell’Harvard School of Public Health di Boston, nel Massachusetts, che hanno rilevato come vivere in aree con alti livelli di inquinamento da traffico riduca le prestazioni nei test cognitivi
Non sarà, come più volte la scienza ha ricordato, direttamente cancerogeno, ma certo non fa bene alla salute. Lo smog, che secondo le ultime stime dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) uccide in media 2 milioni di persone l’anno a causa dell’inalazione di particelle sottili (che entrano nel sangue e nei polmoni provocando cardiopatie, asma e infezioni delle vie respiratorie), è senz’altro un nemico.
Gli scienziati di tutto il mondo sono concordi sul fatto che l’inquinamento faccia male non solo alle vie respiratorie ma anche al cervello, perché inibisce la capacità di concentrazione e ci rende, in parole povere, più “stupidi”.
Gli ultimi a confermare la teoria sono stati gli studiosi dell’Harvard School of Public Health di Boston, nel Massachusetts, che hanno rilevato come vivere in aree con alti livelli di inquinamento da traffico riduca le prestazioni nei test cognitivi. I ricercatori hanno verificato, analizzando 680 uomini tra i 51 e i 97 anni, che chi aveva trascorso la maggior parte della vita in aree inquinate raggiungeva punteggi cognitivi inferiori rispetto a chi aveva passato gli anni migliori respirando aria più pulita. I test hanno tenuto conto dello status sociale ed educativo di ogni volontario, permettendo quindi di rilevare il livello delle prestazioni in maniera oggettiva. Secondo la dottoressa Melinda Power, “l’esposizione a lungo termine all’inquinamento atmosferico accelera l’invecchiamento cerebrale e influisce sul modo in cui il cervello funziona, e il
traffico e il gas di scarico dei motori diesel giocano un ruolo chiave in tutto questo”. Lo studio ha preso in considerazione solo volontari di sesso maschile, ma secondo gli scienziati gli effetti sono identici anche per il cervello delle donne.
Le stesse conclusioni sono state raggiunte con una seconda ricerca, condotta però su topi, dagli scienziati della Ohio State University di Columbus, che hanno notato come le polveri sottili nell’aria, tipicamente emesse dai motori diesel (PM2.5), possano provocare problemi di apprendimento e di memoria e ridurre la crescita dei neuroni. “Altri studi in passato hanno messo in luce gli effetti dannosi dello smog su cuore e polmoni - ha spiegato Laura Fonken su Molecular Psychiatry - ma questo è il primo lavoro scientifico a mostrare un impatto negativo sul cervello”.
L’inquinamento colpirebbe in particolare l’ippocampo e le ramificazioni dei dentriti che trasportano il segnale nervoso, provocandone un accorciamento e una riduzione della densità. Concretamente, tutto ciò provoca vari tipi di conseguenze, dall’ansia alla depressione a ritardi nell’apprendimento fino a problemi di memoria. E non solo. Una ricerca dell’Health Canada di Ottawa pubblicata sull’American Journal of Epidemiology ha anche dimostrato che lo smog favorisce le emicranie, quindi se vivete vicino a una strada ipertrafficata e soffrite di mal di testa ricorrenti cominciate a pensare che la causa potrebbe non essere il lavoro ma i tubi di scappamento che vi circondano.
“Si tratta di conclusioni perfettamente condivisibili - spiega Enrico Cherubini, coordinatore del settore di Neurobiologia della Sissa di Trieste, la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati, e presidente della Società italiana di neuroscienze - dato che l’inquinamento e le polveri sottili alterano i flussi circolatori, la barriera emato-encefalica e l’arrivo di sangue al cervello. Le particelle raggiungono il cervello attraverso il nervo olfattivo e provocano conseguenze serie sui processi di apprendimento e memoria. Cherubini ricorda, confermando le conclusioni dei colleghi americani, che lo smog provoca reazioni infiammatorie e formazione di radicali liberi (perché altera le proprietà ossido-riduttive del cervello) e che quindi fa invecchiare i nostri neuroni più velocemente del normale. “I più colpiti - conclude - sono i bambini e gli anziani come pure i fumatori o i soggetti obesi. I giovani hanno sempre la possibilità di spostarsi, fare sport in ambienti non inquinati. La cosa migliore infatti è cercare di non passare tutto il giorno in posti inquinati. Ritagliarsi una fuga verso l’aria pulita ogni giorno”.
Nella sola Gran Bretagna si stima che in più di 20 città le emissioni da traffico urbano siano pari al doppio dei livelli indicati dall’Organizzazione mondiale della sanità, e in Italia la situazione non è migliore, dato che i nostri capoluoghi di provincia sono per gran parte dell’anno esposti a livelli superiori rispetto a quelli indicati. Secondo l’organizzazione, più di un milione di morti all’anno da smog potrebbero essere evitate se i valori delle linee guida (20 microgrammi di polveri sottili per metro cubo, ma in alcune città la concentrazione può raggiungere i 300) fossero rispettati. Ma poche città al mondo hanno livelli conformi e il numero di morti da inquinamento atmosferico in città è quindi dappertutto in aumento.
di SARA FICOCELLI
Fonte articolo: http://www.repubblica.it/salute/2011/10/14/news/neuroscienze_smog-23177723/?ref=HRERO-1
27 Sep 2011
Qualità aria a Castel Bolognese, i risultati dell’indagine Arpa
Si sa che l’inquinamento nei centri urbani in estate è minore per via del bel tempo e di una ventilazione migliore rispetto alla stagione invernale.
Non a Castel Bolognese. A Castel Bolognese non c’è tregua. Estate o inverno che sia l’Arpa rileva sempre gli stessi dati, sempre le stesse conferme.
Il livello di particolato (PM10) supera quello consentito e l’inquinamento acustico non è mai al disotto dei limiti. Sempre la stessa storia.
Ormai ce l’avrete sentito dire non so mai quante volte.
Una novità però c’è! Ed è una brutta novità: nell’ultima rilevazione dell’Arpa, fatta tra il 15 giugno 2011 e il 14 luglio 2011, si legge che Castel Bolognese supera anche i limiti di biossido d’azoto. Il biossido d’azoto, come i PM10, provoca danni l’apparato respiratorio, infiamma le mucose e diminuisce le funzionalità respiratorie. Come effetti cronici può provocare alterazioni polmonari a livello cellulare, ed aumento della suscettibilità alle infezioni batteriche (cit. wikipedia).
Il comitato Circoliamo Per Castello, che si batte da anni per la Variante di Castel Bolognese, chiede al Sindaco, in qualità di massima autorità sanitaria del Comune, che vengano presi tutti i provvedimenti possibili per risolvere questa patologica situazione. Proponiamo come prima soluzione il divieto di transito nel tratto urbano della via Emilia di tutti i mezzi pesanti negli orari notturni. Sarebbe un piccolo passo, non risolutivo, ma comunque nella direzione giusta.
Per saperne di più scarica/leggi il Documento dell’Arpa sul controllo della qualità dell’aria in Provincia di Ravenna a Castel Bolognese nel periodo 15 giugno - 14 luglio 2011 (pdf 1.11 mb)
05 Aug 2011
Variante: Approvato dalla Regione Emilia-Romagna lo screening ambientale redatto dal Comune di Castel Bolognese
Finalmente una notizia sulla Variante di Castel Bolognese. Un altro piccolo passo avanti. E’ stato approvato dalla Regione Emilia-Romagna lo screening ambientale redatto dal Comune di Castel Bolognese. Ora mancano il parere vincolante dell’Autorità di bacino e quello relativamente al Piano paesistico. Poi, ovviamente, andrà finanziata l’opera.
Diamo inoltre notizia che è stato pianificato un incontro in Regione per mercoledì 7 settembre. Parteciperanno tutti gli enti preposti alla soluzione di questo annoso problema e alcuni rappresentanti del Comitato per la variante. Sono infatti mesi e mesi che il Comitato insiste sulla necessità di un tavolo istituzionale attorno al quale decidere in che modo portare a termine questo iter verso la variante
02 Nov 2010
O.d.G. sul tema della variante, approvato dal Consiglio Comunale nella seduta del 18 ottobre 2010
IL CONSIGLIO COMUNALE DI CASTEL BOLOGNESE
Riunitosi nella seduta del 18 ottobre 2010
TENUTO CONTO
Del livello costantemente alto di polveri, di fumi, di rumori e dell’alto numero di sforamenti dei limiti dell’inquinamento acustico e ambientale, nei dati raccolti dall’ARPA in tutti questi anni
DOPO AVERE ESAMINATO
Le problematiche relative alla realizzazione della variante, agli incidenti che sempre più spesso accadono in conseguenza della crescente mole di traffico e all’aumentato disagio degli utenti della strada e dei cittadini residenti ed operanti
INVITA
Il Signor Sindaco:
ad operare per la rapida istituzione di un tavolo di confronto sul tema della realizzazione della variante fra gli Enti locali interessati (Comune, Provincia, Regione), l’Anas e il Governo;
a mettere in atto interventi celeri o programmabili tesi a migliorare la condizione degli utenti stradali, con particolare riferimento a quelli più deboli e ai cittadini che abitano o lavorano nei pressi della statale.
Approvato all’unanimità
19 Mar 2010
Cosa pensano i candidati alle regionali della Variante. Guido Pasi candidato alle regionali nelle file di Sinistra Ecologia e Libertà.
Giovedì 18 marzo il comitato per la variante ha incontrato l’assessore regionale uscente, con deleghe al turismo e commercio, Guido Pasi, iscritto nelle liste di Sinistra Ecologia e Libertà.
Durante l’incontro si è parlato molto della situazione di Castel Bolognese e l’assessore si è espresso favorevolmente alla realizzazione della variante, riconoscendo che la situazione castellana sia “assolutamente insostenibile. Bisogna continuare a fare pressioni su tutte le parti in causa. Io farò la mia parte anche in futuro”. Pasi, riconoscendo come prioritaria la salute delle persone, ha ammesso l’oggettiva necessità di arrivare alla costruzione della circonvallazione il prima possibile, o quanto meno in contemporanea alla costruzione del casello autostradale di Castel Bolognese-Solarolo.
Pasi ha dimostrato di essere a conoscenza del punto cruciale in cui siamo: in primo luogo la Regione Emilia-Romagna e il compartimento regionale dell’ANAS sono d’accordo nel considerare la variante per Castel Bolognese la prima priorità sull’asse della via Emilia; in seconda istanza, essendo una strada statale, bisognerà che l’ANAS nazionale faccia entrare tale opera nel loro piano e poi finanziarla, fermo restando che anche la Regione dovrà fare la propria parte e compartecipare in qualche misura.
Tutti quanti i candidati fin qui incontrati concordano sulla totale necessità di una viabilità alternativa per i mezzi pesanti e di lunga percorrenza che ora attraversano Castel Bolognese. Questo ci fa ben sperare. Aupichiamo che questa unità di intenti non venga a perdersi col tempo, sarebbe un
danno per tutti i cittadini di Castel Bolognese e per i cinquecentomila veicoli che ogni mese lambiscono la nostra piazza. Chiediamo pubblicamente a tutti i partiti e ai loro candidati di continuare a sostenere la variante con ogni mezzo a loro disposizione.
Da parte nostra il comitato Circoliamo Per Castello continuerà a fare le doverose pressioni su tutti i futuri amministratori e consiglieri perché si giunga al più presto alla concretizzazione della variante.
16 Mar 2010
Cosa pensano i candidati alle regionali della Variante. Vasco Errani e Alfredo Peri candidati alle regionali nelle file del PD.
Lunedì 15 marzo il comitato per la variante ha incontrato l’assessore regionale uscente alla viabilità e trasporti Alfredo Peri e il candidato alla presidenza regionale Vasco Errani, ai quali ha consegnato un dossier con tutti i dati relativi a Castel Bolognese: dati sulla salute dei castellani, sull’inquinamento ambientale e acustico, sulla mole di traffico e sui danni ai palazzi prospicienti la via Emilia. In tale occasione alcuni membri del comitato per la variante hanno potuto insistere con entrambi i candidati sull’urgenza di realizzare tale opera.
Alfredo Peri, Vasco Errani e il presidente della Provincia Francesco Giangrandi, hanno partecipato ad un incontro pubblico a Castel Bolognese e durante tale appuntamento hanno espresso la loro determinazione a sostenere l’opera castellana che migliorerebbe la qualità della vita dei nostri concittadini e aiuterebbe l’intera viabilità comprensoriale. I candidati hanno espresso l’opinione che la variante per castello sia una priorità a livello regionale e che grazie al progetto preliminare e allo screening ambientale sia in una posizione avvantaggiata per essere inserita nei piani dell’ANAS.
Viste le dichiarazioni delle settimane scorse sui futuri caselli autostradali di Toscanella e di Castel Bolognese/Solarolo, sulla quarta corsia dell’autostrada che arriverà fino allo svincolo per Ravenna e della imminente realizzazione dei sottopassi ferroviari a Castel Bolognese, noi del comitato abbiamo posto la seguente domanda: ‘fluidificare e aumentare il traffico veicolare attorno a Castel Bolognese senza avere una circonvallazione non porterà ad accentuare un problema già pesante, e ad aggravare il fatto che Castel Bolognese sia un enorme collo di bottiglia per la viabilità?’. La risposta di Peri è stata che è necessario fare in modo che in contemporanea alle opere quali il casello e la quarta corsia dell’autostrada, venga realizzata anche la variante. Quindi la parola d’ordine è contemporaneità.
Errani ha specificato che la Regione Emilia Romagna e il compartimento regionale dell’ANAS concordano sulla priorità di questa opera, ora resta da convincere l’ANAS nazionale ad aprire le porte, burocratiche prima, e finanziarie poi, alla variante per Castel Bolognese.
Il comitato Circoliamo Per Castello continuerà a fare le debite pressioni su tutti i futuri amministratori e consiglieri perché si giunga al più presto alla realizzazione della variante.
Al momento abbiamo incontrato molti candidati alle regionali di diversi partiti politici. Tutti concordano sulla assoluta necessità di una viabilità alternativa per i mezzi pesanti e di lunga percorrenza che ora attraversano Castel Bolognese, passando addirittura dalla piazza. Giovedì 18 marzo incontreremo un altro candidato, l’assessore regionale uscente al turismo e commercio, Guido Pasi, del partito Sinistra Ecologia e Libertà. Anche a lui consegneremo i dati in nostro possesso e presenteremo le nostre motivazioni.
14 Mar 2010
Inquinamento ambientale alle scuole Ginnasi
E’ terminato ieri a Parma la quinta Conferenza ministeriale Ambiente e Salute, presenti i ministri competenti di 53 stati, per valutare l’operato degli stessi in merito alla protezione della salute dai rischi ambientali e per combattere le minacce emergenti.
Una notizia che emerge dai lavori del vertice mondiale di Parma è che l’aria delle scuole è più inquinata di quella delle strade. Nelle aule delle scuole italiane c’è un tasso più alto di aria “malata” rispetto alle strade cittadine.
PM10 e formaldeide (un gas emesso dagli arredi interni) sono presenti in concentrazioni maggiori fra i banchi piuttosto che nell’aria aperta, con rischi di asma e allergie.
Questa analisi è contenuta nello studio “Qualità dell’aria nelle scuole, un dovere di tutti, un diritto dei bambini” , promosso dal Ministero dell’Ambiente in collaborazione con il Rec di Budapest e presentato alla conferenza.
Le scuole osservate in Italia sono ubicate in 6 regioni tra cui l’Emilia Romagna.
Premesso questo, si rafforza la convinzione della validità dell’impegno del Comitato “Circoliamo per Castello”, della necessità di sostenerlo in ogni maniera possibile e l’inquietudine, per i preoccupanti dati relativi all’inquinamento acustico ed ambientale, rilevati dalla centralina dell’ARPA nei pressi della Scuola Ginnasi di Castel Bolognese.
Tutti i candidati dell’area ravennate devono farsi carico delle istanze dei cittadini castellani e convincersi che la carta della Variante di Castel Bolognese, non è un’opzione da giocarsi solo in fase pre-elettorale, ma un’inquietante emergenza.
Giuseppe Bentivoglio (Candidato UDC Elezioni Regionali 2010)
04 Mar 2010
Risposta dell’Anas in merito all’avanzamento dei progetti sulla variante
Ecco la risposta dell’Anas:
Le comunichiamo che il progetto preliminare comprensivo di studio preliminare ambientale dell’intervento relativo alla variante alla Strada Statale n° 9 Emilia in Comune di Castelbolognese è stato realizzato dalle Amministrazioni locali. In particolare il tracciato si sviluppa per una lunghezza totale di 5+139 m a valle dell’attuale viabilità ed è collegato a questa da due rotatorie. Le opere principali previste sono il cavalcaferrovia della linea Castelbolognese - Ravenna di 63 m di luce, due cavalcavia sulla Strada Provinciale 10 Lughese e sulla Strada Comunale Canale di 12 e 16 m di luce rispettivamente e il ponte sul Rio Fantino di 20 m di luce. Il costo previsto dell’opera è di circa 35 milioni di euro complessivi. Attualmente sono in corso le verifiche per l’assoggettabilità a Valutazione di Impatto Ambientale del progetto da parte degli uffici deputati appartenenti all’amministrazione regionale dell’Emilia-Romagna che si concluderanno, a meno di richieste di integrazioni, attorno ai primi del mese di aprile. L’ Anas, che tiene sempre in conto le specifiche richieste territoriali, cercherà di proporre agli organismi decisionali competenti di inserire la realizzabilità di tale intervento negli strumenti programmatori, in funzione delle risorse economiche assegnate.
L’Ufficio Relazioni con il Pubblico di ANAS S.p.A.