03 Nov 2010
La salute pubblica è un motivo sufficiente…vogliamo la variante!
“La Variante di Castel Bolognese è stata inserita nella proposta programmatica dell’Anas all’interno del Piano 2010-2015 con appaltabilità prevista nel 2012 per un importo complessivo pari a 33.350.000 euro”.
Con questa frase il Sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti Mario Mantovani (Pdl) giovedì scorso ha sostenuto la realizzazione dell’opera che aspettiamo da tempo immemore.
Il primo sentimento del Comitato Circoliamo Per Castello è stato sicuramente quello di felicità. Seguito da un cauto ottimismo. E’ vero che negli ultimi dieci anni non siamo mai stati così vicini alla realizzazione di un opera sacrosanta per le implicazioni sulla salute pubblica di Castel Bolognese, ma è anche vero che alla fine degli anni novanta siamo stati più vicini di così.
Inoltre, in questi giorni, abbiamo letto su questo argomento articoli mezzo carta stampata che hanno più il tono del contrasto che di spinta verso un unico obiettivo.
Siamo consapevoli che la Via Emilia è di competenza dell’Anas e perciò la variante dovrebbe essere interamente a sue spese, ma siamo in ugual modo consapevoli che al giorno d’oggi si deve far di più perché si riesca a realizzare una opera che ha un costo complessivo di oltre trenta milioni di euro.
Secondo l’opinione del Comitato per la variante è necessario che Anas, Governo, Regione, Provincia e Comune si siedano attorno ad un tavolo e ogni ente faccia la propria parte. Se ci sarà bisogno da parte di qualche ente o istituzione di fare sacrifici per trovare fondi è il momento per farlo, i cittadini castellani sono stanchi di sopportare una tale situazione di pericolo e ammorbamento.
Confermiamo e sosteniamo con forza quello che abbiamo sempre detto e cioè che la salute pubblica non ha colore politico, perciò l’obiettivo deve essere pienamente condiviso e per raggiungerlo il prima possibile si deve remare tutti dalla stessa parte.